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Specchio antico

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Ora vediamo come in uno specchio antico (San Paolo)

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Il prezzo delle case

Nell’infuocato dibattito a Ballarò di Giovedì il vice direttore de “Il Giornale”, Alessandro Sallusti, non trovando altro per difendere Scajola, cercava di delegittimare Repubblica affermando che il suo direttore Ezio Mauro aveva fatto altrettanto.

Per capire la verità occorrono alcune noiose precisazioni tecniche.  Se siete convinti che una falsità semplice è meglio di una verità complicata, andate pure oltre.

Quando lo Stato si stufò di essere preso in giro dei cittadini che dichiaravano cifre ridicole nei rogiti per pagare meno tasse, mise una semplice norma. In pratica, se si dichiarava come valore almeno cento volte la rendita catastale, non ci sarebbe stato alcun accertamento. Questa cifra corrisponde in pratica al valore calcolato per l’immobile dal Catasto e consente allo Stato di avere un’entrata certa senza affrontare lunghi contenziosi.

Di fronte a questa norma noi cittadini (compreso Ezio Mauro e il sottoscritto)   ci regolammo di conseguenza. Se qual valore va bene per lo Stato, va bene anche per me. E tutti abbiamo dichiarato nel rogito cento volta la rendita catastale.

La norma si prestava a qualche ambiguità perchè, ad esempio si otteneva un mutuo di cento su un valore dichiarato di sessanta. Gli enti pubblici faticavano ad acquisire immobili, perchè, non potendo pagare in nero, il venditore doveva pagare più tasse rispetto alla vendita ad un privato. Inoltre i prezzi indicati nei contratti non erano utilizzabili come riferimento per stimare i valori di altri immobili.

Il Governo Prodi pose fine a questa situazione stabilendo che per il pagamento delle tasse si utilizzasse il valore accertato dallo Stato: cento volte la rendita catastale. Il prezzo effettivamente pagato deve comunque essere indicato nel contratto. Questo consentirà allo Stato di utilizzare quei dati per aggiornare le rendite catastali, se e quando qualcuno avrà voglia di farlo.

Quindi:

  1. Ezio Mauro (come pure il sottoscritto e chi ha comprato casa in quel periodo) ha semplicemente aderito a una specie di transazione che lo Stato proponeva: dichiara tanto e morta lì, come si dice.
  2. Il Ministro Scajola, invece, ha dichiarato un valore reale inferiore al vero, quando invece era obbligato a farlo. Per non parlare della provenienza dei soldi extra.

Forse la spiegazione è stata complicata. Ma adesso avete elementi per giudicare dell’onestà di Ezio Muro e di Scajola. Ed anche della credibilità di Alessandro Sallusti.

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